«Se mi porti con te, giuro che faccio il bravo. Non come quella volta che ho ficcato il naso…
lo giuro sulla testa calva di povero nonno».
Stavamo sul ciglio della strada, mio fratello ed io, a guardare, estasiati, i bagliori nel cielo che annunciavano un temporale nei paraggi.
Uno di fianco all'altro, sul ciglio pietroso della Litoranea.
L'aria elettrica sapeva di salsedine. Profumava della schiuma delle onde. Vicino a noi c'era il mare. Potevamo sentirne il fragore come in un bisbiglio.
I bagliori si facevano sempre più vividi. Scariche nel cielo, tra le stelle. Dietro un nuvolone nero apparivano e sparivano.