Posso averlo scioccamente fantasticato o anche debolmente desiderato... di fatto, non ho mai tentato di parlare a tutti né a quanti più possibile.
Io ho scritto per quei pochi necessari miei simili: fratelli ovunque persi in simbiotica disperazione di raggiungere un angolo protetto dove, ignorati da questo vecchio mondo, poterne pensare insieme uno nuovo. Un mondo che ospiti la vita, non solo fughe dalla morte; un mondo per l'uomo che verrà, generato dal nostro atto d'estrema umanità.