Giorgio è un ottimo ragazzo. Presentabile, funzionale, ottimale, inquadrabile, tollerabile, socievole, attivabile, prevedibile, compatibile e utilizzabile. Viene eletto assessore alle attività sociali e ricreative nel suo piccolo paese. Ma, a un certo punto, la glossolalia e lo spirito pentecostale inizia a divorarlo nella maniera più inattesa e imprevedibile. E il cervello gli si intreccia insieme all'anima. Piccolo, ma significativo, blackout.